Altri casi di monitoraggio ambientale di acqua e aria
La citizen science è quindi uno strumento efficace che la società civile ha a disposizione per affrontare situazioni problematiche in ambito ambientale e/o climatico. Negli ultimi anni in Europa, ma anche in America, Asia e Africa, le iniziative che si occupano del monitoraggio della qualità delle matrici aria e acqua sono aumentate notevolmente nel tempo.
Queste campagne si sono diffuse rapidamente sia per il crescente interesse da parte dei cittadini di conoscere il grado di salubrità dell’ambiente in cui vivono, sia a causa della diffidenza verso l’operato delle istituzioni, che non sempre pubblicano e forniscono i dati in maniera tempestiva, sia per la facilità di azione di tale iniziative.
Per questa ragione si è scelto di riportare una serie di esempi ritenuti interessanti che possono essere approfonditi. Oltre all’iniziativa fatta da A Sud per i fiumi Tevere e Aniene per mezzo del progetto RomaUP, sono da segnalare i progetti che prevedono la costruzione di centraline per la valutazione della qualità dell’aria. In Italia segnaliamo i progetti nati dal basso tramite Cittadini per l’Aria, AriaPesa e Che Aria tira?. In tutti e tre i casi si tratta di monitoraggio della qualità dell’aria per mezzo di centraline o autoprodotte o acquistate a prezzi contenuti che permettono cittadini e cittadine di avere maggiori informazioni sui dati ambientali della propria città. Dal punto di vista dell’acqua, altri progetti interessanti sono quelli portati avanti da Scienza Radicata, A Sud, e da parte dell’Osservatorio di citizen science. In tutti e tre i casi i monitoraggi sono molto simili a quelli descritti nella parte del monitoraggio dell’acqua nei precedenti capitoli. Tuttavia è da segnalare come in molte di queste iniziative i percorsi avviati sono di citizen science estrema che hanno lo scopo di supportare vertenze locali. Nel caso di Scienza Radicata, per esempio, è stato svolto un monitoraggio a Fiumicino, dove c’è in corso un conflitto ambientale legato all’incremento dell’area aeroportuale.
L’aumento di iniziative di questo tipo indica certamente un crescente interesse da parte dei cittadini di essere protagonisti e non semplici ricevitori passivi di dati sullo stato di salute del proprio territorio, allo stesso tempo però segnalano che molte volte i dati istituzionali non sono sufficienti o, semplicemente, non sono accessibili.
Al fine di comprendere meglio come dovrebbero essere pubblicati i dati dalle istituzioni e quali sono le pratiche da mettere in campo, si è scelto di approfondire il tema nei successivi capitoli.